Il Networking è di “genere”?  

Il Networking l’abilità di sviluppare e mantenere rapporti significativi con individui, nella propria vita privata o correlati al proprio ambito professionale. Questa attività non è solo un semplice scambio di contatti o informazioni, ma è un processo costante di condivisione di conoscenze, esperienze, sostegno e risorse. Il significato profondo del Networking risiede nella capacità di tessere una rete di connessioni umane che possono arricchire la vita professionale e personale di un individuo.

Esiste una differenza di genere nell’approccio al Networking?  

Gli studi pubblicati dalla Harvard Business Review e da Forbes dimostrano di sì. Le donne mostrano attitudini molto diverse rispetto agli uomini nelle modalità di Networking. Vediamo gli aspetti più significativi:

Le donne, rispetto agli uomini, preferiscono instaurare relazioni personali durature piuttosto che relazioni con un obiettivo a breve termine. Prediligono creare contatti tramite conoscenze esistenti e tendono a formare reti più strette e fidate. Spesso cercano consigli per le proprie necessità personali e professionali, ma esitano a chiedere direttamente ciò che desiderano durante un incontro di Networking, preferendo invece concentrarsi su ciò che possono offrire agli altri. Ci sono, inoltre, diverse circostanze che limitano il potenziale delle donne nel Networking: molte donne preferiscono tornare a casa dalla famiglia dopo un evento, invece di fare di Networking; oppure evitano di approcciare uomini perché temono fraintendimenti.

Ma questa differenza di genere nel Networking può portare anche ad un avanzamento di carriera differente?

Secondo l’articolo di Brian Uzzi su HBR, gli uomini hanno più probabilità di raggiungere posizioni di Leadership; il motivo è collegato alla propensione maschile di porsi al centro di una rete, ovvero essere collegati a molte persone che a loro volta hanno un vasto Network. In questo modo si ha accesso ad un ampio spettro di opportunità, legato alla numerosità dei collegamenti. Al contrario, le donne, avendo reti più piccole e più focalizzate, hanno meno accesso alle opportunità che offre il mercato e di conseguenza minore esposizione a posizioni di Leadership.

Si può ridurre questo gap?

Uzzi suggerisce alle donne di avere un approccio strategico al Networking, combinando l’attenzione alla centralità con la cura alla qualità delle proprie connessioni. Inoltre, introduce il concetto di “abbracciare la casualità”, ovvero aprirsi a nuovi contatti al di fuori della propria cerchia ristretta, in maniera randomica; in questo modo si rompe lo schema che porta a collegarsi solo a persone simili, e si democratizza il Networking, amplificandone il potenziale. Brian Uzzi sostiene che le donne devono affrontare una sfida maggiore nel Networking per accedere a posizioni di Leadership: loro, più degli uomini, devono mantenere sia ampie reti che circoli interni informativi al fine di ottenere le posizioni migliori. La buona notizia è che, adottando un approccio intelligente, le donne possono trovare occasioni per crescere professionalmente, aiutando allo stesso tempo i propri colleghi e i contatti più giovani a fare altrettanto.

In conclusione, il Networking rappresenta un’abilità fondamentale per sviluppare relazioni significative che arricchiscono sia la vita professionale che personale. Le sfide e le dinamiche del Networking, specialmente per le donne, richiedono consapevolezza e gli strumenti giusti per affrontarle.

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